Dai bond argentini alle obbligazioni Cirio, i titoli spazzatura dovrebbero sparire ben presto dal mercato, o almeno avere vita molto più difficile. La Consob (dimostrando un attivismo ammirevole in questo periodo) ha infatti varato il 4 agosto una serie di nuove, rigidissime regole di trasparenza per le banche in tema di collocamento di obbligazioni al pubblico. La banca dovrà predisporre, per ogni strumento finanziario offerto, una scheda dettagliata che precisi i rischi e i costi dell?operazione.
I risparmiatori dovranno essere ?schedati? in base al profilo di rischio (età, lavoro e famiglia), e gli investimenti proposti dovranno essere coerenti con queste caratteristiche. Fondamentale l?obbligo dell?ordine scritto da parte del risparmiatore nel caso di investimenti non in linea: finora bastava l?accordo verbale, e poteva succedere senza conseguenze che una banca investisse i soldi dei clienti senza avvertirli. Il benchmark, l?indicatore di riferimento per valutare rischi e rendimenti del prodotto finanziario, dovrà essere sempre individuato. Dopo la consultazione da parte dei soggetti interessati (Banca d?Italia, Associazione bancaria italiana, le società di gestione del risparmio e le associazioni di consumatori) le modifiche al regolamento per gli intermediari finanziari diventeranno operative: si parla della fine di ottobre.
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